Oltre la linea 2016 al Teatro Elicantropo

da tuttoDanza
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Al via la rassegna Oltre la linea 2016 a cura di Associazione ItinerArte. L’evento conclusivo della stagione del Teatro Elicantropo, programmato dallo spazio eventi partenopeo, è dedicato ai “percorsi di danza contemporanea e altre arti“.                   

In questi giorni a Napoli ed in Campania si registra il picco massimo di promozione e valorizzazione della danza, soprattutto in vista dell’inaugurazione del Napoli Teatro Festival 2016 in scena dal prossimo giugno e della contestuale chiusura della stagione teatrale 2015/2016 del Teatro Elicantropo di Napoli. Senza dimenticare la presentazione della prossima stagione di balletto del Teatro di San Carlo di Napoli, senz’altro tra le più ricche degli ultimi anni con graditi ritorni ed interessanti novità. Tuttavia l’atto conclusivo della programmazione di Oltre la linea 2016, rassegna di danza contemporanea che vedrà alternarsi in scena le compagnie Akerusia Danza ed ArtGarage/Körper, rappresenta la vetrina ideale di due tra le realtà più in vista del panorama coreutico di sperimentazione ed avanguardia. Entrambe radicate profondamente nel territorio campano, Akerusia Danza ed ArtGarage/Körper hanno paradossalmente suscitato maggiore interesse e consenso all’estero che non in patria, eppure insistono a produrre repertorio per alzare inevitabilmente l’asticella della qualità appannaggio dell’educazione di un nuovo pubblico. Ed in quest’ottica il Teatro Elicantropo diverrà dunque palcoscenico di questi due ensemble e sette coreografi delle tre serate di danza a tutto tondo, con un variegato programma da domenica 15 maggio a martedì, proponendosi come un faro contemporaneo nel solco tracciato da un ricchissimo lustro dall’Associazione Culturale ItinerArte. Finalizzato alla promozione della danza contemporanea e del teatrodanza, Oltre la linea 2016 è ancor più un percorso itinerante nel quale sarà protagonista il Teatro Elicantropo di Napoli, struttura ideale per una completa simbiosi tra corpo, spazio e musica. Il luogo dello spazio scenico risulta, quindi, come una scatola magica in cui tutto si muove per la ri-creazione della realtà, attraverso il gioco delle forme, delle luci, delle improvvise corse e ricadute dei corpi in movimento espressivo.

Ad inaugurare la rassegna Oltre la linea domenica 15 maggio sarà la compagnia Akerusia Danza con I suoni del silenzio, nuovo progetto delle sorelle e coreografe Elena D’Aguanno e Sabrina D’Aguanno, interpretato da Federica Curato, Viviana Di Napoli, Valentina Valentino, Roberta Volpe. La musica e la danza faranno ascoltare il silenzio, e, in silenzio, si ascolteranno la musica e la danza. Il silenzio diventa scenografia sulla quale sono disegnate forme sonore, così come darà valore alle note e al movimento dei danzatori.

A seguire, sempre domenica 15 maggio, la compagnia Akerusia Danza presenterà Bruise, con le coreografie di Antonello Apicella e Ina Colizza, che ne sono anche interpreti. Il nucleo ispiratore di questa coreografia contiene elementi della relazione tra due individui, che hanno desiderato ‘mettersi in comune’ e rappresentare, quasi in chiave autobiografica, una parte della propria storia di vita. La scintilla che ha dato inizio al lavoro coreografico è stata la conclusione di una storia piuttosto turbolenta, che ha lasciato una scia di sentimenti contrastanti, oscillanti tra il senso di vuoto e di soffocamento.

La partecipazione della compagine Artgarage/Körper vedrà in scena ben tre allestimenti inediti nell’ambito della rassegna, tratti da Human Bodies e risultanti da otto mesi di formazione professionale con residenza coreografica. Le loro performance inizieranno sempre domenica 15 maggio e vedranno impegnati i coreografi Elwira Piorun, Angelo Parisi, Emma Cianchi.

Nella rassegna dell’Elicantropo la danza manifesta l’attraversamento di una consuetudine, e non un’esposizione di repertorio o una rappresentazione di balletti, in un tessuto vivente che esprima sensazioni e sentimenti necessari. Il repertorio campano si sta facendo le ossa proprio dalle programmazioni indipendenti, spesso lontane dai circuiti commerciali proprio per imprimere un’identità nuova all’intero movimento coreutico. Esattamente come sta accadendo con altrettanto fermento in Puglia e Sicilia, due regioni che con la Campania si stanno sforzando di riprendersi la giusta dignità coreutica.

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