Il Napoli Teatro Festival si apre oggi con Michèle Anne De May. Tra gli ospiti anche Svetlana Zakharova in Carmen Suite.
Nel mese intero di programmazione della nona edizione di Napoli Teatro Festival Italia – organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival e artisticamente diretto da Franco Dragone – sono ben 45 gli spettacoli in scena dal 15 giugno al 15 luglio. Napoli e vari luoghi di particolare fascino di tutte le province della Campania, ospiteranno anche produzioni di Danza di particolare interesse. Ecco alcuni degli spazi coinvolti: il San Carlo e l’Arena Flegrea; Galleria Toledo e il Teatro Nuovo nel cuore dei quartieri spagnoli; il Politeama, il Teatro Augusteo e il San Ferdinando; Villa Pignatelli nel quartiere Chiaia; il complesso del Museo Diocesano a largo Donnaregina nel centro storico; il Teatro Mercadante e il suo Ridotto; il Teatro Bellini e il Piccolo; il Teatro Diana nel quartiere Vomero; il Pausilypon nel Parco Archeologico che comprende anche la Grotta di Seiano…
Il Napoli Tearto Festival si apre con KISS & CRY (15 giugno, ore 21, replica il 16, al Teatro Politeama di Napoli) di Michèle Anne De Mey e Jaco Van Dormael, dialogo tra linguaggio del corpo e il cinema.
Successivamente in scena:
ST/LL di Shiro Takatani (tra i più visionari video-artisti del panorama mondiale) che nel suo ultimo lavoro (20 e 21 Giugno – Teatro Politeama) indaga tutte le possibili declinazioni della parola inglese “still” – silenzioso, immobile, ancora – arrivando a concepire uno spettacolo che dispiega il tempo in un meraviglioso poema visivo. È un mondo strano quello di Shiro Takatani: le cose reali sotto ai nostri occhi si nascondono per meglio invaderci attraverso uno schermo gigante che amplifica le loro dimensioni e i loro movimenti. Testo Alfred Birnbaum, con Yuko Hirai, Mayu Tsuruta, Misako Yabuuchi, Olivier Balzarini.
LA DANSE DES AMANTS, uno spettacolo festa scritto e diretto da Sara Sole Notarbartolo con Alice Conti, Valentina Curatoli, Andrea De Goyzueta, Marco Fandelli, Antonella Migliore, Roberta Misticone, Marco Palumbo, Peppe Papa, Milena Pugliese, Fabio Rossi, Fabiana Russo, Emanuele Valenti (20 e 21 giugno – Villa Pignatelli). Lo spettacolo è ambientato in un piccolo paese italiano nel mille e novecento e qualcosa, un paese tanto piccolo che, pur essendoci una guerra, lì non accade niente. È la sera del ballo d’estate, notte di passione, momento in cui l’amore in tutte le sue forme, diviene catalizzatore del bene così come del male. E il ballo, alla fine, coinvolgerà tutto e tutti, ben oltre la scena.
LOVE STORIES, tra musica e danza le “variazioni sul tema” della storia di Romeo e Giulietta nello spettacolo – concerto delle pianiste Katia e Marielle Labèque (28 giugno – Arena Flegrea). Musiche da West Side Story di Leonard Bernstein, ma anche partiture originali di David Chalmin, e sette ballerini di break dance e di danza contemporanea (Maëlle Dufour, Peter Bordage, Hugo De Vathaire, Mahamadou Gassama, Jean-Baptiste Matondo, Antonio Mvuani Gaston, Jackson Ntcham) per la coreografia originale di Yaman Okur, così da raccontare una storia d’amore in maniera non convenzionale. Musiche eseguite anche da Raphael Séguinier (batteria e percussioni), Gonzalo Grau (percussioni) David Chalmin, (chitarra elettrica). (Prima italiana).
LA GRENOUILLE AVAIT RAISON (1 e 2 luglio – Teatro Bellini), di James Thierrée, danzatore, scenografo, acrobata (nato e cresciuto in una famiglia circense), che presenta un racconto brillante e leggero sul mondo dell’infanzia. Una fiaba, allo stesso tempo realistica e grottesca, per rivivere i più segreti sogni e incubi infantili. Thierrée, in scena con Valérie Doucet (contorsionista ed equilibrista), Dominie Hooper (cantante), Yann Nedelec e Thi Mai Nguyen (danzatrici), prosegue la sua singolare avventura in un mondo fantastico che oscilla tra il circo, la danza e il teatro. (Prima italiana)
FLEXN è una creazione collettiva di Reggie (Regg Roc) Gray e Peter Sellars realizzata con la Flex community di New York (2 e 3 Luglio – Teatro Augusteo). La danza flex è un particolare genere di movimento e espressione del corpo che, dal 2015, dilaga in America. I danzatori, attraverso un linguaggio del corpo innovativo, esprimono temi di disagio sociale, collegati alla cultura del movimento dei sobborghi neri. A Napoli, per proporre questo nuovo modo di interpretare la danza, il coreografo americano Reggie (Regg Roc) Gray e una compagine di 21 ballerini, i flex dancers. Lo spettacolo si avvale dello sguardo visionario del regista Peter Sellars. (Prima italiana)
CARMEN SUITE, balletto in un atto con Svetlana Zakharova (Carmen). Libretto di Alberto Alonso basato sulla novella Carmen di Prosper Mérimée, musica di Georges Bizet; rielaborata da Rodion Ščedrin. Coreografia Alberto Alonso (ripresa da Sonia Calero per il Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo), scene e costumi Boris Messerer nell’allestimento della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino in collaborazione con il Teatro San Carlo (10 e 11 luglio – Teatro Politeama). Carmen Suite – coreografia di Alberto Alonso, fondatore del Ballet Nacional de Cuba – sulla musica di Georges Bizet rielaborata dal russo Rodion Šèedrin nel 1967, venne concepita per Maja Plisetskaja, leggendaria étoile del Teatro Bol’šoj di Mosca. Ancora oggi è considerata uno dei capolavori del coreografo cubano. Nel 2005, due anni prima di morire, Alberto Alonso, ha ricreato Carmen Suite per Svetlana Zakharova, stella riconosciuta della danza mondiale, sempre per il Teatro Bol’šoj di Mosca.
NOUS SOMMES PAREILS À CES CRAPAUDS …/ ALI di Ali Thabet e Hedi Thabet (12 e 13 Luglio –Teatro Nupovo). Nous sommes pareils à ces crapauds qui dans l’austère nuit des marais s’appellent et ne se voient pas, ployant à leur cri d’amour toute la fatalité de l’univers (questo il titolo completo), esplora il tema del matrimonio attraverso la storia di una donna e due uomini. Di fronte a loro un’orchestra, diretta da Sofyann Ben Youssef: i ritmi dei due musicisti greci e dei due tunisini presenti in scena oscillano tra il repertorio rébètiko e quello di Cheik el Afrit. A questo segue Ali, creato da Mathurin Bolze e Hédi Thabet, la storia di un incontro tra due individui, un piccolo lavoro che vuole comunicare un’urgenza attraverso il linguaggio non verbale. Entrambi gli spettacoli affrontano il tema dell’alterità, dell’ambiguità e del desiderio. (Prima italiana)
LATE NIGHT, drammaturgia, ideazione blitztheatregroup con Angeliki Papoulia, Christos Passalis, Yorgos Valais, Maria Filini, Sofia Kokkali, Fidel Tabaloukas (13 e 14 luglio –Teatro Piccolo Bellini). In scena l’ultima creazione di uno dei collettivi più interessanti della nuova scena ateniese. Late Night, evoca la profonda crisi della società europea, che stritola gli individui in una quotidianità sulla quale non hanno più nessun tipo di ascendente. In una sala da ballo d’altri tempi, tre donne e tre uomini danzano rivelandoci frammenti di una storia che non sarà mai raccontata. (Prima italiana)
Calendario completo e info:
http://www.napoliteatrofestival.it