Il Festival della Valle d’Itria di Martina Franca organizza un’audizione e un workshop a cura del coreografo Gheorghe Iancu. Il bando è per selezionare mimi e danzatori per l’opera Francesca da Rimini.
Il Festival della Valle d’Itria di Martina Franca (TA, Puglia) cerca undici mimi/danzatori (cinque uomini e sei donne), specialisti nel movimento coordinato e armonico, giovani professionisti o allievi di scuole di teatro, teatro-danza e danza, da inserire nella produzione dell’opera “Francesca da Rimini” di Saverio Mercadante, in programma nel 42° Festival della Valle d’Itria con la regia di Pier Luigi Pizzi, la direzione d’orchestra di Fabio Luisi e le coreografie del M° Gheorghe Iancu.
Le audizioni per la selezione si svolgeranno a Martina Franca nella sede della Fondazione Paolo Grassi (Via Metastasio, n. 20) mercoledì 6 luglio 2016 alle ore 10.00.
Non è necessaria alcuna iscrizione per poter sostenere l’audizione, ma è necessario aver compiuto 18 anni. Il giorno dell’audizione i candidati dovranno portare con sé una copia cartacea del proprio curriculum vitae artistico e professionale contenente dati anagrafici e recapiti.
I candidati selezionati: – saranno tenuti a partecipare gratuitamente al workshop di movimento e azione drammatica con il Maestro Gheorghe Iancu che si svolgerà a Martina Franca dal 7 al 10 luglio 2016; – saranno tenuti a partecipare alle prove e agli spettacoli dell’opera
“Francesca da Rimini” in programma a Martina Franca dall’11 luglio al 4 agosto 2016; – saranno titolari di un contratto di collaborazione con il Festival della Valle d’Itria e riceveranno un compenso pari a 800 € lordi (non sono previsti ulteriori rimborsi spese per vitto, alloggio e viaggio).
Si consiglia abbigliamento comodo da indossare sia per le audizioni, sia per il workshop.
Per ulteriori informazioni: www.festivaldellavalleditria.it
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Francesca da Rimini: note
Il titolo di punta della quarantaduesima edizione del Festival è Francesca da Rimini di Saverio Mercadante. Mai messa in scena, per ragioni su cui la moderna musicologia sta cercando di far luce, si tratta di una partitura di ampio respiro e di forti ambizioni: certamente perfetta per Fabio Luisi, il direttore ideale per metterne in luce i valori musicali, come già avvenuto in modo mirabile con Medea in Corinto di Mayr. Per dare risalto al cristallo di una drammaturgia esemplare del modello classico di dramma protoromantico, che Felice Romani plasma sul calco stesso di Norma (capolavoro coevo, entrambe le opere sono del 1831), in cui l’azione drammatica vera e propria cede incisività e ritmo all’esemplificazione di un teorema di caratteri e di forme e di misuratissime proporzioni, sembra ideale il ritorno a Martina Franca di un grande maestro del teatro italiano, Pier Luigi Pizzi, che già diede al Valle d’Itria un’indimenticabile Grande Dûchesse de Gerolstein.