Lo scorso venerdì 22 luglio a Stoccarda Sue Jin Kang ha salutato il pubblico, dopo 30 anni con la compagnia, con uno dei suoi balletti firma: “Onegin” di John Cranko.
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Sue Jin Kang al termine di “Onegin” riceve l’ovazione di tutti i presenti. © Ph. Stuttgart Ballet.
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Sue Jin Kang al termine di “Onegin” riceve l’ovazione di tutti i presenti. © Ph. Stuttgart Ballet.
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Sue Jin Kang al termine di “Onegin” riceve l’ovazione di tutti i presenti. © Ph. Stuttgart Ballet.
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” DANKE SUE JIN “: questo il messaggio, accompagnato da un cuore, scritto su un doppio foglio formato A4 che il pubblico ha trovato sulla propria poltrona della Opera House di Stoccarda e che tutti hanno sollevato durante gli applausi finali su indicazione del direttore Reid Anderson. Al termine di “Onegin“, l’orchestra guidata dalla bacchetta di James Tuggle suona la polacca del III Atto dello spettacolo accompagnando tutto l’organico e lo staff dello Stuttgart Ballet che, uno ad uno, entra in scena per donarle una rosa rossa, mentre il pubblico si alza in piedi.
Questa l’emozionante atmosfera dei ringraziamenti a Sue Jin Kang che dopo 30 anni saluta Stoccarda con un’ultima recita di uno dei suoi ruoli più celebri, accompagnata da Jason Reilly nelle vesti di Onegin. Era entrata nell’organico della compagnia nel settembre 1986, dopo aver vinto l’anno precedente il Prix de Lausanne, ricevendo la nomina a Solista da Márcia Haydée nel 1994 e, 3 anni più tardi, quella a Principal Dancer proprio da Reid Anderson.
Nel corso della sua carriera ha ricevuto molti riconoscimenti e premi tra cui il Benois de la Danse, per l’interpretazione di Margherita ne “La dama delle camelie” di John Neumeier nel 1999, e il titolo nazionale di “Kammertänzerin” nel 2007.
Ora Sue Jin si dedicherà tempo pieno al ruolo di Direttrice Artistica del Korean National Ballet, impegno assunto già dal gennaio 2014.
DANKE SUE JIN
La redazione con il contributo di Alessandro Bizzotto