È di poche ore fa la notizia della scomparsa del maestro Sergei Vikharev, avvenuta a soli 55 anni a San Pietroburgo a causa di un malore improvviso.
Il mondo della danza è in lutto: il Maestro Sergei Vikharev è mancato a San Pietroburgo a causa di un malore improvviso. Il maestro e coreologo, celebre internazionalmente soprattutto per i progetti di ricostruzione di balletti classici e romantici, aveva 55 anni.
Dopo il Diploma alla scuola coreografica Vaganova di Leningrado, l’aspirante artista era entrato nell’organico del Teatro Kirov, oggi Teatro Marijnsky. Durante la sua carriera ha ricoperto importanti ruoli nei balletti La Sylphide, La Bella Addormentata, Giselle, Romeo e Giulietta e molti altri. Al termine della sua carriera come ballerino, è stato direttore e curatore di diversi allestimenti classi di ricostruzioni storiche da documenti scritti.
Grazie a questi suoi progetti, al Teatro Marijnsky sono state messe in scena le seguenti ricostruzioni di balletto:
- La Bella Addormentata (1999), ricostruzione della produzione di Marius Petipa del 1890
- Pétrouchka (2000), ricostruzione della produzione di Michel Fokine con i bozzetti di Alexandre Benois rivisitati da Leonid Leontiev
- La Bayadère (2002), ricostruzione della produzione di Marius Petipa del 1890
- Le Réveil de Flore (2008), ricostruzione della produzione di Michel Fokine del 1910 con i bozzetti di Léon Bakst
- Le Carnaval (2008), ricostruzione della produzione di Michel Fokine del 1910 con i bozzetti di Léon Bakst
Ha curato anche gli allestimenti dei balletti firmati da Fokine per Chopiniana, Polovtsian Dances e Le Carnaval al Teatro Nazionale di Opera e di Balletto Kulyash Baiseitova ad Astana nel 2006 e per il NBA Ballet a Tokyo nel 2007.
Al Teatro Bolshoi di Mosca ha portato in scena nel 2009 la ricostruzione della Coppélia prodotta nel 1894 dal Teatro Marijnsky con le coreografie di Marius Petipa e di Enrico Cecchetti. Nel 2011 è stato anche al Teatro alla Scala di Milano come curatore di Raymonda di Petipa.
Vi proponiamo qui di seguito un’intervista rilasciata da Sergei Vikharev proprio al Piermarini in quell’occasione.