LuganoInScena – LAC stagione 2017-2018: il nuovo cartelone con tante espressioni di danza e balletto.
La nuova stagione di danza e di balletto al LAC quasi raddoppia. Non solo nel numero delle proposte, ma anche nella varietà delle scelte. Il sottile filo che connette e tiene insieme l’intera programmazione è quello della trasfigurazione: dei corpi, dei suoni, delle parole, dell’altrove.
A partire dalla trasfigurazione del tempo, con l’ospitalità di una coreografia storica della nuova danza europea: Rosas Danst Rosas di Anne Teresa De Keersmaeker, che inaugura la stagione domenica 1° ottobre. Ma poi i due nuovi incontri dell’Orchestra della Svizzera italiana con la danza: da una parte, Schönberg e Čajkovskij con le coreografie di Cristina Kristal Rizzo (25 e 26 novembre), e dall’altra il Teatro Mariinskij con Il lago dei cigni di Čajkovskij e Petipa (9 e 10 dicembre).
Qui i corpi si trasfigurano nella partitura, mentre la musica in buca si fa corpo sul palco. L’altrove dell’India è invece perfettamente incarnato nei lavori di Shantala Shivalungappa (11 novembre) e di Aakash Odedra (16 dicembre). Così come il potere trasformativo della poesia si riconosce nell’esperimento di un palco tagliato in due per Cut di Philippe Saire (3 ottobre), nella ricognizione sul camouflage di Lorena Dozio (13 e 14 dicembre, teatro Foce), nella poesia organica di Tiziana Arnaboldi (17 maggio) non meno che nel Progetto Brockenhaus (12, 13 e 14 gennaio, teatro Foce) o nel lavoro di Alessio Maria Romano. (27 marzo).
La presenza del festival svizzero Steps è fedele a questo imperativo di spostamento e metamorfosi, con le ricognizioni coreografiche di Cindy Van Acker. Anche il repertorio del balletto viene trasfigurato grazie alla celebratissima Cendrillon della compagnia Malandain Ballet Biarritz, sulla partitura di Sergeï Prokofiev (30 gennaio), mentre con la Compagnia Zappalà Danza in La Nona (dal caos, il corpo) (24 febbraio), in stretto dialogo con l’omonima sinfonia di Beethoven, il mutamento come prassi poetica dei nostri tempi si afferma come una nuova possibilità di comprensione. Una comprensione del tempo presente, così come perfettamente riassunto nel programma contemporaneo con brani firmati da Forsythe, Millepied e Preljocaj presentato dall’étoile Eleonora Abbagnato in chiusura di stagione (20 maggio).
FOCUS ON
1/10/2017 serata inaugurale con
ROSAS DANST ROSAS
coreografia Anne Teresa De Keersmaeker
Anne Teresa De Keersmaeker, dopo 25 anni dalla creazione, sale nuovamente sul palco con tre membri di seconda generazione per ridare vita ad un capolavoro che non ha età.
Nel 1982 Anne Teresa De Keersmaeker, all’epoca ventiduenne, creò il suo primo capolavoro: “Fase”. Lo spettacolo fu di grande impatto: un linguaggio decisamente postmoderno, in cui i movimenti
astratti costituiscono la base di un ricco contrappunto coreografico dominato dalla ripetizione. Un anno dopo, la coreografa sorprese il pubblico ancora una volta con una composizione davvero vigorosa, “Rosas danst Rosas”, la quale non solo apriva il Kaaitheater Festival di Bruxelles, ma sanciva anche la nascita ufficiale della compagnia Rosas. Le prime quattro danzatrici furono Anne Teresa De Keersmaeker, Michèle Anne De Mey, Fumiyo Ikeda e Adriana Borriello. Lo spettacolo “Rosas danst Rosas” fu portato ripetutamente in tournée e riscosse un enorme successo internazionale. Da allora è diventato un punto di riferimento e un’icona non solo nel repertorio della compagnia, ma anche nella storia della danza postmoderna.
Lo spettacolo è stato riproposto in tutto il mondo dai più talentuosi danzatori ed è divenuto un film nel 1997 per la regia di Thierry De Mey.
Informazioni su tutta la stagione che comprende anche grandi spetatcoli di teatro, musica ed eventi: www.luganoinscena.ch – info@luganoinscena.ch