In un panorama come quello attuale, nel quale le peculiarità autoriali di una proposta artistica devono andare di pari passo con la presenza di operatori sempre più qualificati e specializzati, anche il mondo della formazione per i professionisti della danza è in grande cambiamento.
Una proposta innovativa, che sta per aprire i battenti con la sua prima edizione, è il corso di formazione “Transiti Energetici” realizzato da Artemis Danza con il sostegno del Mibact e SIAE nell’ambito dell’iniziativa “S’illumina- copia privata per i giovani, per la cultura”. Ne abbiamo parlato con Monica Casadei, Direttrice artistica e coreografa di Artemis Danza, la quale ha voluto dare il proprio personale imprinting a questa iniziativa che aprirà e porte a ottobre.
Monica, come è nata l’idea di un corso di formazione in rapporto all’esperienza di Artemis Danza?
Artemis ha da poco compito i primi vent’anni di attività, un bel traguardo per una compagnia di danza contemporanea che ha portato spettacoli in tutti continenti e in moltissimi paesi del mondo. Sono stati anni nei quali siamo cresciuti, confrontandoci con realtà internazionali, tenendo ben salde le caratteristiche del nostro percorso artistico ma anche prendendo il meglio dagli incontri fatti. Quindi, abbiamo deciso di investire sul futuro delle giovani generazioni immaginando un percorso formativo a 360 gradi altamente professionalizzante, fatto di lezioni frontali, laboratori e apprendimento esperienziale.
Transiti Energetici è un nome suggestivo…
Sì certo, perché si tratta di un progetto che ha una forte caratterizzazione e che abbiamo immaginato come una vera e propria trasmissione, non di sapere inteso come nozioni calate dall’alto ma di energie. L’energia si trasmette, non è mai uguale a sé stessa e può sempre crescere.
Cosa c’è di Monica Casadei in questo percorso?
C’è molto, innanzi tutto la mia filosofia che mira a far sì che i danzatori siano in grado di costruirsi un’identità autonoma. Come lo fanno? Con le esperienze, che sono il filo conduttore di Artemis: il contatto diretto con la natura, il rapporto con le arti visive, l’esperienza delle discipline orientali, l’improvvisazione musicale e corporea. Questi sono i percorsi esperienziali che i danzatori sperimenteranno accanto alla formazione più tradizionale. Senza dimenticare che l’esito dei laboratori prenderà subito la forma di performance aperte al pubblico, così che i partecipanti potranno entrare in contatto con gli aspetti pratici della realizzazione di uno spettacolo.
E il resto della formazione come si svolge?
Con ore di lezione teoriche, come storia e critica della danza, management, organizzazione dello spettacolo, illuminotecnica e altro.
E la comunicazione?
A quell’aspetto, ormai fondamentale, è dedicato un ulteriore laboratorio di social media marketing, che porterà alla realizzazione di contenuti digitali.
Sembra un’occasione davvero ghiotta. Come si partecipa?
Il corso è completamente gratuito e si rivolge a danzatori e coreografi under 35, che verranno selezionati sulla base di curriculum, audizione e colloqui motivazionali. Per permettere al maggior numero possibile di persone di accedere alle selezioni, queste si svolgeranno in 4 tempi e 4 luoghi diversi: il 18 giugno a Bergamo, il 15 luglio a Civitanova Marche, il 15 settembre a Bologna e il 22 settembre a Parma.
Quando e come ci si candida?
E’ già possibile presentare la propria domanda e tutte le informazioni pratiche sono sul sito www.artemisdanza.com/formazione.