C’era molta curiosità al debutto italiano di Astana Ballet Theatre, giovane compagnia kazaka che in settembre ha presentato una piacevolissima Serata di Gala in un esauritissimo Teatro Nuovo di Milano. La curiosità del parterre nutrito da autorità, esponenti della cultura e del balletto, si è subito trasformata nella piacevole scoperta di una Compagnia i cui artisti hanno dimostrato di sapere coniugare un elevato livello tecnico ad una versatilità artistica non così comune, passando dai più puri virtuosismi classici al tango, dal moderno alle danze tradizionali kazake.
In apertura di Astana Ballet Gala le tre coppie impegnate nella mirabile coreografia neoclassica di Ricardo Amarante Love fear loss – ispirato a Edith Piaf e diviso in tre duetti per catturare sensazioni legate alla vita della cantautrice francese – sfoggiando bellezza di linee, estrema accuratezza ed armonia di movimento, hanno subito fatto comprendere che avremmo assistito ad una serata di grande danza.
Dai virtuosismi classici si è poi passati ad incantevoli danze tradizionali rivisitate. Nei bei quadri di The Heritage of the Great Steppe, le splendide danzatrici avvolte in altrettanto splendidi costumi hanno dominato la scena nell’interpretazione di alcune raffinate danze originali kazake, accostate con originalità ad espressioni e stili diversi.
Nella seconda parte con A fuego lento il coreografo Amarante ha omaggiato l’amore, trovando nelle note di Piazzolla e dei suoi celeberrimi tanghi la fonte d’ispirazione per raccontare le sensazioni di desiderio e le emozioni. Ancora una volta le vere protagoniste sono state le ragazze che con la loro bravura e bellezza hanno un po’ eclissato la compagine maschile, messa particolarmente in evidenza solo in un brano. Alla fine grandi ed entusiastici applausi per tutti, anche per le bambine della scuola milanese AIDA salite sul palco per omaggiare con delicati bouquet tutte le protagoniste. Una nota speciale va all’organizzazione ed accoglienza: impeccabili!
Il tour dell’Astana Ballet Theatre è stato patrocinato dal Ministero della Cultura e dello Sport della Repubblica del Kazakistan e ci auguriamo che questa Compagnia, la più giovane del Kazakistan ma già accolta con entusiasmo sui palcoscenici di Mosca, San Pietroburgo, Pechino, Parigi, Vienna, Seoul, Budapest, Baku, New York, Tokyo e Varsavia, possa tornare presto anche in Italia poiché merita di essere rivista, forse in un balletto a serata intera.
Agnese Omodei Salè

La Direttrice di Astana Ballet, Kurmanbayeva Assel, insieme al Direttore di Russian Day e ai Direttori del Balletto di Milano.