Un’opera d’arte danzante Lo Schiaccianoci di Amodio/Luzzati riscoperto da Daniele Cipriani Entertainment.
A trent’anni dalla sua creazione, Lo Schiaccianoci di Amedeo Amodio, sulle familiari note di Piotr Ilych Ciaikovsky e con le meravigliose scene e i costumi firmati da Emanuele Luzzati, si vedrà in Italia anche nella stagione 2018/2019.
“Alcuni anni fa, vidi le scene e i costumi meravigliosi, nati dai colori della tavolozza e dall’arcobaleno della fantasia di Emanuele Luzzati, che languivano in fondo a un magazzino; ho preso il coraggio a due mani, li ho acquistati e così hanno potuto ritornare a splendere. Andare a vedere Lo Schiaccianoci di Amodio/Luzzati è come andare a vedere un’opera d’arte vivente, anzi danzante!” ha detto lo stesso Daniele Cipriani.
Si tratta di una produzione su grande scala, paragonabile per dimensioni e qualità solo a quelle dei più importanti teatri lirici, con in scena quasi 40 artisti.
Uno spiegamento di talenti che anche quest’anno fa de Lo Schiaccianoci di Amodio/Luzzati uno degli eventi principali della stagione, che vanta oltre 50.000 spettatori in tutta Italia finora e gli è valso anche il premio “Oscar della Danza – Best Italian Dance Box Office 2016/2017”, davanti ad Aterballetto e al Balletto di Milano.
Il balletto di Amodio s’ispira alla novella originale “Schiaccianoci e il Re dei topi” di E.T.A. Hoffmann, riscoprendo le tinte forti dello scrittore tedesco e sottolineando il confine labile tra immaginazione e realtà.
Creato nel 1989 per i grandi Elisabetta Terabust e Vladimir Derevianko negli anni d’oro di Aterballetto, lo Schiaccianoci del titolo di Amodio è il prodotto della fantasia di una bambina in cui esso diventa un principe, un’ombra sulla parete diventa un drago in un mondo dove desiderio e paura, sogno e incubo si sovrappongono in continuazione.
É stato lo stesso Amodio ad affermare che “ogni bambino ha dentro di sé qualcosa di unico, un potenziale creativo incredibile. Il mio Schiaccianoci ha questa componente”.
Questo spettacolo si rivolge a grandi e piccini e s’inserisce nell’ambito dell’impegno personale di Daniele Cipriani a recuperare il repertorio italiano del balletto della seconda metà del ‘900. Per quest’anno il debutto del 16 di novembre al Teatro Lirico di Cagliari, è stato affidato ai russi Liudmila Konovalova e Alexei Popov rispettivamente dal Balletto dell’Opera di Vienna e Balletto dell’Opera di Monaco di Baviera. A loro si alternerà la coppia Anbeta Toromani e Alessandro Macario, già molto apprezzati dai grandi amanti del balletto in Italia.
A contornarli, i danzatori della Compagnia nei variopinti ruoli di maghi prestigiatori, balocchi, topastri, soldatini, arlecchini, clown, teiere e tazze danzanti, papageni mozartiani, bimbi pestiferi e nonni-poltrona. L’Orchestra del Teatro Lirico e il Coro di voci bianche del Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari saranno diretti dalla bacchetta di Alessandro Ferrari. Il maestro del Coro di voci bianche è Enrico Di Maira.
Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Lirico di Cagliari fino al prossimo 24 novembre. Per scoprire tutte le date e maggiori informazioni visitate il sito: