L’Heure Exquise di Maurice Béjart verrà interpretato da Alessandra Ferri per celebrare i 40 anni di carriera. Al suo fianco Carsten Jung in occasione del Ravenna Festival di giugno e per Torinodanza a settembre.
Alessandra Ferri torna in scena insieme a Carsten Jung per L’Heure Exquise il 4, 5 e 6 giugno alle ore 21.30 al Teatro Alighieri per il Ravenna Festival. Lo spettacolo verrà poi ripreso anche per Torinodanza al Teatro Carignano il 13 e il 14 settembre 2021 alle ore 20.45.
Lo spettacolo fu creato da Maurice Béjart per Carla Fracci e Micha Van Hoecke e andò in scena il 13 settembre 1998 proprio al Teatro Carignano in co-produzione con l’Ensemble di Micha van Hoecke e Festival Torinodanza. A Ravenna sarà invece una prima nazionale, infatti Il nuovo allestimento sarà in co-produzione con AF DANCE, Ravenna Festival e il Royal Ballet di Londra. Le coreografie per l’occasione sono state rimontate da Maina Gielgud e Micha van Hoeckesu, su gentile concessione della Fondation Maurice Béjart.
L’Heure Exquise è basato su Oh, les beaux jours (Giorni felici), uno dei momenti più alti del teatro di Samuel Beckett. Alessandra Ferri celebra i suoi quarant’anni di carriera interpretando un ruolo significativo, giusto e emozionante per l’artista che è ora: Winnie, la ballerina “âgée” immaginata da Maurice Béjart nel 1998 per Carla Fracci che nella sua malinconica solitudine vive nei gioiosi ricordi dei suoi giorni felici. Willy, il Lui all’epoca impersonato da Micha van Hoecke e ora da Carsten Jung dell’Hamburg Ballet di John Neumeier, è un ex-partner di Lei, sommersa non dalla famosa collina di sabbia, ma da una montagna di vecchie scarpette da punta. Un altro personaggio femminile per Alessandra Ferri che come Virginia Woolf, Eleonora Duse e Léa di Chéri, già interpretate dalla Ferri, va ad aggiungersi a tutte quelle figure di donne eccezionali che in questi ultimi tempi ha interpretato ed appartengono a questo capitolo della sua vita.
“Nel 2021 sono quarant’anni da quando sono entrata al Royal Ballet a Londra iniziando così il mio viaggio artistico. Per celebrare e festeggiare con il pubblico questo traguardo, cercavo un ruolo significativo, mai interpretato, giusto ed emozionante per l’artista che sono ora. Riordinando il mio archivio ho trovato una pagina che parlava di un lavoro di Maurice Béjart basato su uno straordinario testo di Samuel Beckett: “Giorni felici”. Un caso? Mi piace pensare piuttosto a un “segno”, una concatenazione di date, anniversari, emozioni: ho scoperto che nel 2021 saranno sessant’anni da quando Beckett scrisse il famoso play. Il ruolo della protagonista, immaginato da Béjart nel 1998 per Carla Fracci è assolutamente fantastico, la sua Winnie è una ballerina “âgée” che, nella sua malinconica solitudine, vive nei gioiosi ricordi dei suoi giorni felici. II suo Willy, all’epoca interpretato da Micha van Hoecke, è un suo ex-partner e la famosa collina di sabbia che la sommerge è una montagna di vecchie scarpette da punta.Dopo la creazione a Torino il balletto è stato rappresentato raramente, proprio perché ha bisogno di due interpreti che sappiano essere, come erano Carla e Micha, ballerini/attori con un lungo vissuto artistico.Non ho avuto dubbi, ho sentito che era quello il ruolo che cercavo.Per me un altro personaggio femminile, come sono state Virginia Woolf, Eleonora Duse e la Léa di Chéri, donne straordinarie che appartengono a questo secondo capitolo della mia vita.”
Alessandra Ferri