Con grande sgomento e profonda tristezza, condividiamo la notizia della scomparsa di Bruno Vescovo, già Primo Ballerino del Teatro alla Scala.
Bruno Vescovo purtroppo ci ha lasciati. È un momento di profonda tristezza e non nascondiamo la fatica nel condividere questa notizia. “Bruno per noi era un carissimo amico di famiglia e fraterno” – ha dichiarato Carlo Pesta, presidente e direttore artistico del Balletto di Milano e direttore responsabile della nostra rivista – “un Maestro per il Balletto di Milano che ha deciso di condividere con me ed Agnese Omodei Salè il progetto della nostra Compagnia. Siamo senza parole, mancherà immensamente“.

Dal diploma alla nomina di Primo Ballerino del Teatro alla Scala
Bruno Vescovo si è diplomato nel 1968 alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, entrando poi a far parte del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala divenendone in breve tempo Solista e Primo Ballerino. Una brillante carriera che lo ha visto danzare in numerosissimi ruoli nelle produzioni dei più grandi coreografi di fama internazionale tra cui Nureyev, Cranko, Fascilla, Lichine, Amodio, Blaska, Pistoni, Bejart, Flindt, Taras, Bortoluzzi, Balanchine, Alonso, Skibine, Millos, Cullberg, Massine Sr e Jr.
Per il Teatro alla Scala ha danzato come Principal al Metropolitan di New York, a Buenos Aires, a San Paolo di Brasile, a Rio de Janeiro, a Ottawa, a San Francisco, a Saint Louis e ad Atlanta. Ospite dell’Arena di Verona ha danzato in Germania, Olanda, Francia e Svizzera.
Dal 1986 è stato Assistente alla Coreografia al Teatro alla Scala. L’ultimo ruolo da Primo Ballerino alla Scala è stato “Rothbart” ne Il Lago dei Cigni di Nureyev nel 1994. Successivamente ha iniziato a stringere collaborazioni in qualità di Maitre de ballet et Professeur con diversi enti lirici, compagnie ed accademie.